Detrazioni fiscali sul recupero: a chi toccano, per quali immobili e opere


Pubblicazione

Inchiesta per il Sole 24 ore


Agevolazioni sul recupero
Agevolazioni sul recupero
Anche per il 2007 resta in vigore la detrazione del 36% sulle opere di recupero. La novità più importante è senz’altro l’introduzione di un’altra, e più cospicua detrazione del 55%, rivolta esclusivamente al risparmio energetico e alle fonti rinnovabili. Le sue modalità di dettaglio sono però rimandate, dalla Finanziaria 2007, a un decreto ministeriale non ancora pubblicato in Gazzetta. Per il resto il 36% resta con le stesse regole degli anni scorsi, salvo tre cicli di novità. Il primo è scattato dal 4 luglio 2006 e consiste nell’obbligo di riportare in fattura il costo della mano d’opera, pena la perdita del diritto allo sconto fiscale. Il secondo è partito da ottobre 2006, e prevede, oltre il passaggio della detrazione dal 41 al 36% e dell’Iva su manutenzione ordinaria e straordinaria dal 20 al 10%, che il tetto massimo su cui si applica la detrazione (48.000 euro) non valga più per ciascuna persona che esegue i lavori sullo stesso immobile. Fino al 2005, per esempio, due coniugi che possedevano un’abitazione potevano rapportare la detrazione a una cifra massima di spesa di 48 mila euro ciascuno(per un totale di 96 mila euro). Ora non più.

La terza novità, con la Finanziaria 2007, è la cancellazione (o meglio, la mancata proroga) dell’agevolazione sull’acquisto di un appartamento in un edificio integralmente ristrutturato da un’impresa edile.

Fatti i debiti conti, l’unico cambiamento favorevole alla maggior parte dei contribuenti e il ritorno dell’accoppiata 36-10%, anzichè di quella 41-20%. Avvantaggiati infatti la maggior parte dei lavori, quelli meno impegnativi. Per chi invece fa grandi opere (catalogate come restauro e risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia), che avevano comunque l’Iva al 10%, la perdita è del 5% di sconto fiscale. Stesso discorso per chi acquista box nuovi pertinenziali alla prima casa, che godeva comunque dell’Iva agevolata al 4%.*

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